Sutri, with its Etruscan Ampitheatre, the Cathedral, San Francesco and Villa Savorelli, provides the Beethoven Festival and International Masterclass with unique surroundings for inspiring artistic creativity.
Anfiteatro - Sutri
Interamente scavato nel tufo è risalente con ogni probabilità all'inizio dell'età imperiale; è stato riportato alla luce nel 1839 dal marchese Savorelli
Cattedrale di Santa Maria Assunta - Sutri
Edificata sui resti di una basilica cristiana fu trasformata successivamente in epoca pre-romanica e consacrata da Innocenzo III nel 1207; custodisce pregevoli opere: il pavimento della navata centrale (tutto a mosaico cosmatesco), una tavola di scuola romana del XIII sec., una pregevole statua lignea di S. Dolcissima attribuita alla scuola del Bernini, la Cripta risalente all’epoca longobarda e l’ Organo Inzoli del 1881 a trasmissione meccanica, recentemente restaurato.
Villa Savorelli – Sutri
Edificata nel XVIII sec. è immersa in un bel parco costituito da un giardino all’italiana ed un bosco di elci secolari in cui si trovano la Chiesa di Santa Maria del Monte, di influenza Borrominiana, ed i ruderi del Palazzo degli Anguillara; il Parco e' situato su un acrocoro vulcanico adiacente al centro storico di Sutri: si tratta di un'area di notevole interesse archeologico con testimonianze etrusche e romane.
Chiesa di San Francesco – Sutri
Gioiello in stile romanico, fu fondata insieme al Convento nel 1222 dallo stesso S. Francesco; nel cenobio, dove ricoprì la carica di maestro dei novizi, visse per un anno San Antonio da Padova.
Palazzo Giustiniani Odescalchi - Bassano Romano.
Splendido esempio del manierismo romano, è questo uno dei patrimoni artistici della Tuscia. Nel medioevo era un classico maniero feudale. Tra al fine del XV e l’inizio del XVI secolo la proprietà dell’edificio passò agli Anguillara i quali operarono delle sostanziali modifiche all’architettura della fortezza che diventò una tipica residenza Rinascimentale. Nel 1595 Giuseppe Giustiniani acquistò il feudo di Bassano e apportò all’edificio modifiche ancora più radicali che gli fecero assumere, insieme al Parco, l’aspetto attuale.